Posted by: AR | March 27, 2020

PRIMA KHUTBAH DI SHA’BAN – 3 – VIII – 1441

PRIMA KHUTBAH DI SHA’BAN – 3-VIII-1441

Nel nome di Allàh, il Sommamente Misericordioso

il Clementissimo.

As-salàmu ‘alày-kum wa rahmatu-llàh

Unicamente Allàh, l’Altissimo, ha da esser il Destinatario di ogni Lode

ed è per questo, che noi, suoi servi fedeli, a Lui soltanto la nostra lode innalziamo;

e soltanto di Lui, l’Onnipotente, noi nel bisogno invochiamo il soccorso;

soltanto a Lui, il Misericordioso il Clementissimo, va, in ogni caso, il nostro ringraziamento;

soltanto a Lui noi chiediamo protezione dalle nostre passioni e dalle nostre trasgressioni.

Soltanto a Lui, noi suoi servi chiediamo perdono e a Lui chiediamo di guidarci sul retto sentiero e di non farci da esso deviare.

Infatti chi solamente colui che è guidato da Allàh cammina sul sentiero della rettitudine, che a Lui conduce, mentre per colui che Allàh non guida, non troverai maestro capace di portarlo sulla retta via.Egli, rifulga lo splendor della Sua Luce, è la Luce dei cieli e della terra.

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Rendo testimonianza che non c’è divinità tranne Allàh, l’Uno, l’Unico e Uni-personale, il Quale non generò né fu generato il Quale non ha compartecipi nella Sua divinità.

Rendo testimonianza che Muhàmmad, Allàh lo benedica e l’abbia in gloria è Apostolo e Messaggero di Allàh, dal Quale, rifulga lo splendor della Sua Luce, fu inviato come Misericordia per tutti gli universi con la visione reale del mondo e il Codice di vita, che offre all’uomo l’unica via da percorrere per ottenere la salvezza dal fuoco, non senza il concorso decisivo della Misericordia di Allàh, rifulga lo splendor della Sua Luce. O Allàh, benedici ed abbi in gloria il Tuo servo e apostolo Muhammad, i suoi Familiari e i suoi Compagni, che Allàh si compiaccia di loro.

Quanto sopra premesso.

Ancelle e Servi del Sommamente Misericordioso,

Da due giorni siamo entrati nel mese di Sha’bàn dell’anno 1441 dell’Egira.

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Nel mese di Sha’ban, il Profeta, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, nostro maestro di vita e modello d’Islàm, eseguiva frequenti digiuni supererogatori, per cui sull’esempio di lui, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, è fonte di merito, nell’attesa dell’ arrivo del mese benedetto di Ramaḍān, che il Profeta, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, chiamò ««il signore dei Mesi»», eseguire digiuni supererogatori.

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Innumerevoli sono i Musulmani che in questo mese esprimono il loro sentimento d’amore per il Profeta, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, digiunando, benché il digiuno in shà’bàn sia facoltativo. E ciò lo fanno perché la dolcezza della fede la gusta colui che ama Allàh, rifulga lo splendor della Sua Luce, e il Suo Apostolo al di sopra di ogni altra cosa al mondo.

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Molti si preparano a fare veglia di adorazione in Làylatu-l-barā‹ah [la notte della liberazione dal Fuoco], tra il 14° arco diurno e il 15° arco diurno di questo mese.

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Nella veglia di adorazione della notte della liberazione dal Fuoco si esegue la pratica del Ricordo [dhìkr] di Allah, sia gloria a Lui l’Altissimo, e del Suo Apostolo, cha Allàh lo benedica e l’abbia in gloria; e ciò dopo il rito di adorazione calar della notte [ṣalātu-l-’ishā‹].

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In questa notte i veglianti in adorazione, che Allàh, rifulga lo splendor della Sua Luce, li ricompensi come meritano, recitano per tre volte la Sura Yāsīn e dopo ogni volta, recitano uno speciale du`ā‹ con l’intenzione di essere beneficiati da Allàh, l’Altissimo, con una lunga vita, di essere preservati dalle calamità e di essere sempre consapevoli che il servo fedele non ha bisogno di altri, all’infuori di Allàh, rifulga lo splendor della Sua Luce.

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Quando, ormai all’orizzonte del tempo, l’atteso Ramaḍān, il Santo Mese del Digiuno appare non lontano, i fedeli invocano Allàh, rifulga lo splendor della Sua Luce, affinché li faccia giungere a esso per acquistarne i benefici che Egli, sia gloria a Lui l’Altissimo, dispensa, generosamente, ai digiunanti e si preparano spiritualmente a riceverlo.

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Anche il mese di Sha’bàn scorrerà e ogni giorno che passa si allontana nel passato con quello che abbiamo fatto e con quello che non abbiamo fatto, per ripresentarsi nel Giorno del Giudizio.

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Facciamo in modo esso si presenti con un ricco bottino di opere buone da rovesciare nel piatto della bilancia delle nostre azioni. completamente spoglio di errori nel comportamento e negligenze nell’adempimento dei nostri doveri religiosi.

Prepariamoci, quindi, spiritualmente, in questo nostro mese di Sha’bàn, consapevoli che la Misericordia e la Grazia vengono effuse in abbondanza sui digiunanti. a ricevere con gioia il Ramaḍān venturo con il proposito di essere scrupolosi nel rispettare le regole del Digiuno, per amore di Allàh, rifulga lo splendor della Sua Luce, al Quale dobbiamo la Lode per il dono dell’Islàm, a cui non saremmo giunti, se Egli, rifulga lo splendor della sua Luce, non ci avesse guidato, e per amore del profeta Muhàmmad, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, la nostra infallibile guida sulla via del Paradiso, il perfetto modello di comportamento, il salvifico maestro di vita, che fu investito della missione apostolico-profetica per essere Misericordia a beneficio di tutti gli universi.

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O Ancelle e Servi del Sommamente Misericordioso,

Noi sappiamo che nulla avviene indipendentemente dal Volere di Allàh, rifulga lo Splendor della Sua Luce, il Quale dice nel Sublime Corano: «««E, certamente, vi metteremo alla prova con qualcosa della paura, della fame, della perdita di beni e di persone e di frutti. Annuncia, perciò, una buona novella ai pazienti!(155) Su coloro i quali, quando una sventura li colpisce, dicono: ‘«In verità, apparteniamo ad Allàh e, in verità, a Lui noi facciamo ritorno!»[al-bàqarah 156], scendono benedizioni e misericordia da parte del loro Signore! Quelli sono i ben guidati.(157)»»». Il virus corona, come voi sapete, ha mietuto vittime anche nella nostra Comunità per cui preghiamo Allàh di annoverare nostri defunti tra i Martiri nel Paradiso, facciamo le nostre condoglianze ai loro cari, esortandoli alla pazienza! Esortiamoci a vicenda anche noi alla pazienza e alla prudenza, secondo il nostro destino. Preghiamo, infine, Allàh di tenerci indenni «««dal male delle cose che Egli ha creato»»» e che ci guidi sul Retto Sentiero grazie agli Insegnamenti e ai Comandamenti del Sublime Corano nonché ai precetti e agli ammaestramenti del Suo Apostolo, Muhàmmad, pace e benedizione su lui. Chiedo perdono ad Allàh per me, per voi e per tutti i Musulmani. ChiedeteGLIelo anche voi! In Verità, Egli è il Clementissimo Perdonatore il Quale ama che Gli venga chiesto perdono.


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